Bonus 200 euro per autonomi a Partita IVA: decreto in ritardo
06 luglio 2022
Si precisa che la procedura Inps indicata vale per autonomi senza partita iva (occasionali), per co.co.co (fra cui gli amministratori di società), lavoratori dello spettacolo, lavoratori domestici, lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo), incaricati alle vendite a domicilio.
Per quanto riguarda invece i lavoratori autonomi con partita iva:
• Autonomi iscritti alla gestione separati (articolo 2, comma 26, legge 335/1995) esclusi i co.co.co;
• Professionisti iscritti alle Casse di previdenza private;
• Artigiani (titolari e soci)
• COmemrcianti (titolari e soci)
• Coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
• Imprenditori agricoli a titolo principale;
• pescatori autonomi, della piccola pesca marittima e delle acque interne.
Pur stabilendo il decreto Aiuti il diritto al bonus anche per tali soggetti, mancano ancora sia le regole applicative, sia i requisiti. Addirittura, non è ancora stato confermato neppure l’importo dell’indennità una tantum (che per gli altri lavoratori è di 200 euro).
Per le Partite IVA, tutto è rimandato a un decreto attuativo interministeriale (Lavoro ed Economia). La norma primaria sancisce infatti solo l’istituzione di un fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, iscritti all’INPS oppure agli enti privati di categoria. Si tratta del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi, con dotazione finanziaria di 500 milioni di euro per l’anno 2022.
Questa cifra costituisce il limite di spesa entro cui sarà possibile finanziare il bonus ai lavoratori autonomi non occasionali. I beneficiari dovranno vantare un reddito complessivo 2021 non superiore all’importo che sarà fissato dall’atteso decreto interministeriale, con le modalità per il pagamento del bonus. Si tratta di:
AL momento, l’unica certezza, per questi lavoratori, è che il l’una tantum è incompatibile con l’eventuale analogo diritto al bonus di 200 euro eventualmente spettante come appartenenti a un’altra categoria, nel senso che ciascuno ha diritto ad una sola indennità.
Per sapere con precisione requisiti, importo del bonus e regole di domanda e pagamento, bisogna aspettare il decreto ministeriale, che fra l’altro è già in ritardo: doveva arrivare entro il 17 giugno, ossia 30 giorni dall’entrata in vigore del DL Aiuti.
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